Ieri volevo fare delle telefonate, ma erano importanti, così ho lasciato perdere per dedicarmi ad altro.
Sono sceso al lago, a piedi. È a una distanza ottimale, perché nell’esatto momento in cui ti senti stanco, eccolo.
Al lago mi sono trovato bene, c’erano persone che avevano l’aria di non aver nulla di importante da fare.
I cani bighellonavano in gran quantità e anche loro non avevano nulla di importante da fare, mentre i cigni portavano a spasso le famigliole e quella mi è sembrata in assoluto la cosa più importante, in quel momento.
Poi mi sono accorto che passeggiare è importante, allora ho smesso e sono tornato indietro.
Il ritorno è stato più lungo e faticoso, perché è in salita. Sentivo il respiro e i battiti del cuore. A un certo punto mi sembrava di essermi sdoppiato, che quello che respirava così forte fosse un altro, un po’ più vecchio di me.
Anche quello un po’ più vecchio di me non aveva niente di importante da fare e in un certo senso l’ho sentito fratello.
In casa erano sparpagliate cose fuori posto, per terra, ma non era importante metterle in ordine, anzi davano alle stanze un’aria vissuta, che a me piace.
Mi sono seduto sul divano a osservare le cose fuori posto, una ad una.