La tecnica SEO (searching engine optimization) è necessaria al miglioramento dell’indicizzazione dei contenuti in rete?
In realtà la SEO è una droga e lo specialista SEO uno spacciatore.
Il trucco SEO viene in realtà utilizzato non solo per arrivare primi nella SERP, ma anche nel lavoro e nella vita e si considera che due persone su tre abbiano fatto uso di SEO almeno una volta nella loro esistenza. Le acque del Lambro, del Tevere, dell’Arno, sono state analizzate e si sono riscontrate ingenti tracce di SEO, espulsa attraverso gli scarichi fognari.
Il principio attivo della SEO è la keyword, che crea un delirio di onnipotenza e tende a dare dipendenza. La SEO porta come primo sintomo una dilatazione dello sguardo, che assume caratteristiche consistenze di fissità o permanente stupore.
Come ci si procura la SEO?
Qui non si insegna come avvicinare gli spacciatori di SEO e chi scrive questo articolo non si ritiene fin da ora responsabile di incauti contatti o acquisti.
Di solito ci si procura la SEO presso i nerd, che si riconoscono perché cercano sempre il posizionamento migliore all’interno dell’architettura cittadina, rintanandosi dentro cabine telefoniche in disuso o sotto le pensiline delle fermate dell’autobus. Bisogna stare molto attenti, perché molti di loro in realtà vendono SEO tagliata male, con il risultato che una volta assunta si rimane comunque invisibili ai motori di ricerca. Se però si ha un occhio esperto, ci si accorgerà che la SEO che tentano di rifilare è zeppa di sinonimi fasulli.
Il fatto che la SEO sia una piaga della società e un’emergenza conclamata, è testimoniato dalle indagini nell’ambito dei giochi invernali 2018. Infatti la SEO è inserita nell’elenco delle sostanze dopanti e molti atleti ne fanno uso per raggiungere il podio. Non lascia tracce nel sangue, ma quando si intervista uno sportivo drogato, questi tenderà a posizionare le keyword all’inizio di ogni risposta e anche l’alito profumerà leggermente di meta tag.
Anche gli usi e costumi della società si stanno evolvendo: non solo ci sono un sacco di animali domestici che si chiamano SEO, ma i partiti politici di estrema sinistra vogliono legalizzarla. L’onorevole Leo Browser è stato arrestato mentre in piazza San Pietro faceva uso di SEO davanti ai turisti allibiti in coda per salire sulla cupola, denunciando che Montecitorio ne trabocca. La SEO spopola anche fra i ragazzi: quasi tutti ritengono che non sia nociva e anzi aiuti a prendere ottimi voti. Nel futuro immediato bisognerà quindi continuare a fare i conti con la SEO e le sue conseguenze.
Esiste un modo per fare a meno della SEO, arrivando ugualmente primi nel web e nella vita?
Se si conoscono le persone giuste, se si dà il voto giusto, la parte giusta del corpo, la busta giusta, si spalancano molte porte, anche senza l’aiuto della SEO. Il podio è a portata di mano, anzi di piede e c’è chi vince barando, ma ugualmente conserva un candore invidiabile. Senza la droga della SEO bisogna possedere qualità innate che magari non saranno proprie di una persona rispettabile, ma che infischiandosene dei motori di ricerca portano direttamente in prima pagina, dove scandali, virtù, tragedie e miracoli hanno tutti lo stesso sapore.