Buongiorno, caro Robialquadrato.
Premetto che non mi intendo di musica e nemmeno di testi per le canzoni. Pensa che credevo che paroliere significasse chiacchierone.
Ora, vorrei dedicare una canzone a cappella a mia moglie. Vorrei dirle che l’ho scritta io o comunque dovrebbe essere una cosa che non si è mai sentita in giro. Non voglio che lei dica: “Oh, questa la conosco!”
So che scrivi canzoni con una lettera sola, con rima baciata, con cuore e amore, ma anche testi rap che contengono termini come vieppiù e transeunte. Sei molto poliedrico, insomma.
Questa mattina, mentre facevo il caffè, ragionavo su questa cosa. Che parole usare per la mia canzone? Per uno scrittore fantasma non sarà un problema. Poi mi è venuta in mente una soluzione, che mi permetto di suggerirti. Ma intanto ti chiedo di pensare a queste mie richieste: entro quanti giorni puoi scrivere il testo? E che sconto mi puoi fare sulla tariffa?
Ho sentito, una volta, di un musicista che ha scritto una cosa particolare, che a prima vista non c’entrava niente con la musica. Era un silenzio. Magari anche il silenzio è musica, non so, c’è chi sente monete tintinnare e dice che è musica, per fare un esempio.
Quindi, non sapendo nulla di musica, ma nemmeno di silenzio, ti chiedo di scrivermi una canzone senza parole, che duri quattro, quattro minuti e mezzo massimo, che è il tempo che lei ci mette a mangiare una fetta di torta; glie la voglio cantare proprio lì, fra mela cotta e cannella, così farà più effetto.
Questa idea ha qualche vantaggio: impossibile steccare è il primo. Inoltre mia moglie, ascoltando la canzone, potrà immaginare quello che vuole e questo secondo me è il vantaggio più grande.
Ce la farai per la festa di San Valentino? Mia moglie è molto romantica. Vorremmo fingere di andare a cena fuori, nel senso che rimaniamo in cucina, a lume di candela, e ogni tanto chiameremo un cameriere che non c’è. Tireremo su una bottiglia e mangeremo tagliatelle, te lo dico perché se la canzone deve evocare un’atmosfera, magari sono dettagli che troverai utili. Il vino è bianco frizzante.
Hai pensato al preventivo? Spediscimelo in fretta, per favore, se ci accorderemo comincerai subito. So che hai altro da fare, ma devi capire che poi ho bisogno di impararla, devo allenarmi un po’ e la mia mente non è più agile come una volta, quando facevo a mente le moltiplicazioni di numeri con quattro cifre. I miei colleghi che erano alla cassa facevano prima a chiedere a me che alla calcolatrice.
Un’ultima cosa: pensa anche a un titolo, perché se io mi pianto lì in piedi nel bel mezzo della cucina con un foglio in mano, senza dire niente, mia moglie potrebbe smettere di mangiare il dolce, perché è facilmente impressionabile. E anche se il silenzio è d’oro, a volte una parola è necessaria.
Sarei lieto di scrivere un testo così, ma lo troverei anche difficile, perché senza parole mi sembra che la vita entri in un limbo. Forse è solo una mia impressione.