Informazioni su Roberto Stradiotti

studi classici, bonsaista della domenica

Se una notte d’inverno un fondamentalista

Robialquadrato, tu credi?

Perché se credi farai meno fatica a scrivere il volantino che ti chiediamo di scrivere, ovviamente sotto compenso. Compenso non astronomico, ma dignitoso.

Se credi, che dico meno fatica: una passeggiata! Se invece non credi, eh, che salita!

Sono il portavoce di una grande realtà, che porta dopo porta sta convincendo il mondo che il Testimone è l’unico vero testimone. Il mondo, ripeto; in primavera voleremo in Asia e faremo tintinnare i campanelli cinesi di ogni porta e anche questi popoli guarderanno finalmente le cose con nuovi occhi e non certo a mandorla.

Ora ti prego, siediti comodo e prendi nota di ciò che sto per dirti, sono più o meno i temi del volantino.

Il titolo sarà: Perché il mondo è un gran casino? E tu dovrai sviluppare il tema, in pochissime righe, spiegando che c’è qualcuno che comanda il mondo, ma che non è nessuno di questi presidenti di adesso, Trump o Putin. Si tratta dell’Inviperito. L’Inviperito sposta le cose poi non si ricorda più dove le ha messe. Per cose intendo soprattutto i nostri sentimenti.

Allora ecco che entra in scena il punto due, cioè il Testimone, che come dice il nome è testimone, cioè ha visto tutto, ogni singolo spostamento dai tempi dei tempi; sa dove sono i sentimenti che l’Inviperito ha spostato qui e di là, abbandonandoli al loro destino.

Il mondo è una cameretta, questo il punto tre. Se tu prendi le cose (sentimenti), il trenino, le bambole, ma anche il portafoglio, il cellulare, e le rimetti dove sono sempre state, ecco che non ti arrabbierai più cercando nel disordine e condividendo così i sentimenti dell’Inviperito, che davanti alla tua ira gode, e molto, anche.

Il quarto punto riguarda noi, i testimoni del Testimone. Noi siamo testimoni che il Testimone sta mettendo a posto la stanzetta. Come facciamo a saperlo? Perché noi al mattino ci alziamo tranquilli, non ci arrabbiamo mai, siamo testimoni del fatto che il Testimone ha scovato i nostri sentimenti che avevamo smarrito e li ha rimessi al loro posto, nel cassetto del comodino, sopra la scrivania, insomma dove li avevamo sempre lasciati quando la nostra testa era in ordine.

E così un giorno assisteremo alla visione di un mondo nuovo, dove ogni cosa è al suo posto, dove tutti i viventi vivranno senza ira, perché noi testimoni li avremo aiutati a ritrovare i loro sentimenti. E se ci pensi in questo modo non ci saranno più errori né peccati, nemmeno le auto in divieto di sosta, perché anche le cose materiali – come i sentimenti – avranno un loro posto ben preciso, di conseguenza. Tu farai la cosa giusta e nessuno si arrabbierà e tu non ti arrabbierai.

Il punto quinto ultimo e finale, è l’iban della Banca Internazionale della Testimonianza, in fondo alla quarta faccia del pieghevole, perché portare ordine dal caos iniziale richiede dispendio di energia, ma soprattutto di vile denaro. A fronte di un bonifico i testimoni spediranno al donatore il Manuale del Testimone, come ritrovare se stessi, dove si spiega passo dopo passo come passare dall’ira alla serenità.

Torniamo alla domanda che ti ho fatto all’inizio: tu credi? Ti alzi tranquillo al mattino? I tuoi sentimenti sono dove li avevi lasciati il giorno prima? Prova a pensarci: magari anche tu, un giorno, quasi senza accorgertene, diventerai un testimone. A breve avrai i dettagli tecnici. Ti lascio con una raccomandazione: vigila, sempre!

 

 

Il cacciatore di mefisti

Che mi prenda un colpo se non sei quel Robialquadrato che ho incontrato durante un raduno di strommisti sul lago di Garda.

Mi ricordo di te, più che un centauro mi sembravi un palombaro. Gran giorno, quello. Ho una foto in cui ci sei tu che mi aiuti a risollevare la moto, dopo che mi eri venuto nel culo. Ti avrei ucciso, però siamo legati dalla solidarietà dei centauri e quindi va bene, ci sta tutto, anche i tamponamenti fra motocicilisti.

Proprio in nome di questa solidarietà ti scrivo, sicuro che mi darai una mano. Quando ho visto il tuo sito ho sentito che era stato uno spirito guida a portarmi a te, vedi come è tutto concatenato? Se tu non mi fossi venuto nel culo io adesso non sarei qui a domandarti di collaborare con me.

Non so se te l’avevo detto, ma sono un cacciatore di mefisti, ne ho uno dipinto con l’aerografo sul serbatoio della moto. In seguito alla caduta si è sfregiato un occhio, ma così risulta anche più inquietante, mi piace.

Sto creando un sito dove spiego il mio lavoro, che è molto particolare, non so se lo conosci, in Italia ce ne saranno dieci si e no, di cacciatori. Un paio prossimi alla pensione, mi sa.

Noi tutti, esseri umani, intendo, siamo sempre accompagnati da un mefisto, anche quando non lo sentiamo. Il mefisto è sempre in stato di letargo, diciamo, ma si risveglia quando decidi di compiere un’azione riprovevole, come l’omicidio di tua moglie o una rapina o un rapimento. Questo per capirci.

C’è un breve attimo in cui il mefisto è visibile ed è quando sei prossimo al crimine. Ovviamente per vederlo in modo significativo ci vogliono gli occhiali a raggi hell, che costano un sacco e bisogna farli arrivare dall’Australia, qui non li trovi.

Il compito che di solito viene assegnato a un cacciatore di mefisti è infiltrarsi fra la folla durante una festa, una manifestazione, una riunione di condominio particolarmente agguerrita, per capire le intenzioni di un individuo attraverso l’apparizione del mefisto.

Vorrei una mano per la costruzione del mio sito, per descrivere chi sono e cosa faccio, perché trovo ancora molto scetticismo nei confronti di questa attività. In questo modo darò modo a tutti di documentarsi meglio, chiedere, informarsi. Ovviamente non basta un paio di occhiali per fare questo mestiere, ci vuole molta sensibilità, un fiuto da investigatore e una buona mira, bisogna sapere dove e come muoversi, altrimenti di mefisti non vedi l’ombra, nemmeno con gli occhiali a raggi hell.

Ti darò di volta in volta un tema da sviluppare, per esempio, una delle domande più frequenti che mi faranno sarà: come si annienta un mefisto?

Non ci crederai, ma per vanificare l’azione di un mefisto occorre una crostata di marmellata, preferibilmente di frutti di bosco. In breve tu ti stai aggirando fra la folla, con questa torta, ben protetta dalla carta. Vedi un mefisto vicino al palco dell’oratore, ecco: qualcuno vuole compiere un’azione malvagia: quando individui il mefisto accanto a lui devi essere pronto e veloce, scartare la torta, lanciarla e colpirlo in pieno. Il malintenzionato privato del mefisto sentirà prima un senso di leggerezza, poi di euforia, applaudirà e si metterà a lanciare fiori.

Ovviamente c’è qualche controindicazione; la torta risulterà contaminata, quindi bisogna raccoglierla con una paletta e ficcarla in un sacco nero della spazzatura e chi è stato colpito dagli schizzi, anche solo di striscio, viene isolato e gli viene spremuto un limone sulla testa, per uccidergli sul nascere pensieri cattivi.

Se  mi aiuti a fare il sito di darò il dieci per cento dei primi dieci mefisti che catturo, e credimi non è poco, perché è facile che mi chiami un’amministrazione o un governo e allora sono soldoni.

Con questo, vecchio mio, aspetto tue notizie in merito, mi piacerebbe a proposito che venissi al raduno di primavera, però questa volta stai davanti tu, non vorrei rovinare definitivamente il mio mefisto sul serbatoio.

Lamps!

 

Intanto ti ho spedito una crostata con marmellata, torna sempre utile. Fatta in casa: è più efficace?

 

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