Molti di noi hanno un romanzo nel cassetto, o semplicemente appunti, diari, storie scritte che vogliono rendere pubbliche. In ogni caso si avverte l’esigenza del supporto di un professionista che sia il primo lettore in assoluto, e al quale consegnare il manoscritto senza remore, confidando nella sua sincerità e nella sua competenza.
L’editor è infatti, prima di tutto, un amico sensibile, che rinuncia al proprio ego e si cala nei panni del commissionante, rispettando le sue scelte di stile e contenuto. Come qualsiasi buon amico tuttavia non è un adulatore e avrà il coraggio della sincerità, affrontando l’autore gelosissimo della propria opera, per discutere con lui gli opportuni aggiustamenti.
Compito dell’editor è dissezionare il testo in modo autoptico, per rilevare le incongruenze, i pantani narrativi, i personaggi che perdono colore, le parti che si potrebbero omettere e quelle da sviluppare o da spostare. Il tutto nel pieno rispetto delle intenzioni del commissionante.
L’editor è un mestiere che richiede una enorme sensibilità umana e letteraria, una singolare bravura, una dedizione che non ha orari.
Gli scrittori non sono personaggi solitari e misteriosi, perché scrivono per un pubblico, quindi si devono interfacciare con altre realtà, degli spiriti guida che li accompagnino. Dei fantasmi, appunto, che li aiutino ad aprirsi al mondo, sorvegliando la loro opera e affrontandola con la passione e il sacrificio di un artigiano. La missione di un editor è offrire un servizio professionale di revisione dei testi, creando un prodotto impeccabile.
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